FRATTURA
Progetto di @simonecappellanti .
Per #illica di #Accumoli
La storia delle abitazioni e dell’architettura è sempre stata una delle chiavi di lettura dello sviluppo culturale dei popoli, sia come figlie di un movimento culturale riconducibile ad un manifesto, sia come figlie di semplice apparizione spontanea.
L’uomo si protegge e si rappresenta attraverso l’architettura, attraverso l’architettura l’uomo ferma ed afferma il suo pensiero per se stesso e per le generazioni a venire.
L’edificio del centro Italia o più comunemente “rurale” che sia isolato, appartenente ad un borgo piuttosto che ad un centro storico ha un codice architettonico definito e ben delineato e non ha solo un interesse come “elemento formale” del paesaggio, bensì ha un valore come espressione di soluzioni ecologiche, situazioni economiche e di tradizioni popolari, in sintesi, come più volte approfondito, rappresenta la memoria storica popolare.
Questo progetto cerca, attraverso l’inserimento di segni nelle facciate degli edifici, come fossero “fratture”, di sottolineare la ferita che il territorio ha subito a causa del terribile evento come il terremoto centro Italia del 2016.
Questi segni ben noti e drammatici vogliono progettualmente rispondere a due principi univoci e senza eccezioni: il primo aiutare l’uomo del futuro a non dimenticare, proprio attraverso la consapevolezza del segno, il dramma che il territorio ha subito in chiave prettamente architettonica; la seconda, affermare la contemporaneità facendo uscire, proprio come accadrebbe sotto lo strato della pelle ferita, delle porzioni di strutture tecnologiche figlie di questo tempo.
In sintesi la volontà è quella di sovrapporre agli elementi dell’edificio rurale dei segni contemporanei, netti e tecnologici, fissando così il passaggio dell’uomo sia come valorizzazione dell’intelletto e delle conoscenze odierne che come affermazione immediata di sicurezza, stabilità e resistenza dei nuovi edifici come figli consapevoli di un passato a noi noto.
.Comune di Accumoli
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
Regione Lazio